La cucina

Una delle cose interessanti da provare andando in Corea è la sua cucina. Il riso bollito viene insaporito con varie qualità di vegetali e salse molto piccanti. Famosi sono i cavoli e le rape in salamoia e la carne cotta direttamente sul fuoco. Dalla cucina coreana tradizionale mancano completamente il latte e i latticini.

Per mangiare si usano i bastoncini invece della forchetta. Le posate sono costituite dai bastoncini e dal cucchiaio, il coltello non viene mai messo in tavola perché tutti i cibi sono già in precedenza tagliati nella giusta misura.

Kimch’i

Se il riso assume in Corea la funzione che ha il pane in Italia, il kimch'i fa da companatico: può essere condimento o addirittura fare da secondo, assieme a tanti altri piccoli piattini assortiti (germogli di soia, pesciolini, alghe, cetrioli, tufu, salsa di soia).

Oggi il kimch'i viene anche prodotto industrialmente ed è venduto nei supermercati, ma le famiglie tradizionali continuano a produrlo in casa, seguendo le proprie antiche ricette.

Il kimch'i fornisce vitamine, acido lattico e minerali che altrimenti mancherebbero dalla dieta invernale. Esistono vari tipi di kimch'i, alcuni preparati semplicemente con cavoli cinesi, sale, peperoncino, altri con piccole rape, sale, peperoncino e con l'aggiunta di pesce secco.


Pulgogi

Un altro dei piatti famosi è il pulgogi che significa “carne al fuoco”, ovvero “carne alla brace”. Questo è un piatto che ha origini antichissime, dai tempi in cui probabilmente anche i coreani erano nomadi e si nutrivano prevalentemente di carne. Oggi i coreani sono piuttosto vegetariani, con un moderato consumo di carne, di pesce e di uova, ma la tradizione del pulgogi permane.

Quando al ristorante si ordina il pulgogi, che si pronuncia pulgoghì, viene portato in tavola un braciere con sopra un'armatura metallica bucherellata, e poi tanti piattini, contenenti salsa di soia, salse varie e tante fettine di carne molto strette. Le fettine vengono di tanto in tanto rigirate in modo che cuociano bene, poi, quando sono cotte a puntino, si possono gustare e nel frattempo se ne mettono a cuocere altre.

Naengmyon

Piatto tipico dell'estate, il naengmyŏn, spaghettini di grano saraceno variamente conditi Grosso modo questo piatto si distingue in due diverse preparazioni. Gli spaghettini possono essere serviti in brodo di carne freddo oppure mischiati con amido di grano o di patate dolci e serviti con una salsa piccante invece del brodo. Sono facilmente digeribili e danno una sensazione di freschezza dopo averli consumati.

Oltre agli spaghettini di grano saraceno vi sono poi gli spaghetti alla soia, che servono per una zuppa fredda. Anche questo è un piatto che si consuma preferibilmente d'estate. I semi di soia, ricchi di proteine vegetali, vengono macinati in un brodo schiumoso e mischiati con spaghettini di grano. Talvolta vengono aggiunti semi di sesamo macinati e brodo di pollo freddo.

Kujolp’an

Questo piatto faceva parte della cucina dei re della Corea . Originariamente era servito su un piatto di legno con nove sezioni. Dalla forma del contenitore deriva infatti il nome del piatto: ku in sino-coreano significa “nove”. Fu creato in modo che avesse una sezione nel centro e otto altre sezioni attorno, così ognuno dei nove cibi risultava separato dagli altri.

Ognuna delle sezioni viene riempita con un cibo diverso: vitello, funghi, cetrioli, carote e uova fritte, avvolti in un sottile strato di frittella di riso.

Il kujŏlp'an è in un certo senso anche un'opera d'arte: i colori delle varie sezioni devono armonizzarsi fra loro, come in un quadro, e la preparazione richiede perciò un tempo piuttosto lungo.

Shinsollo

Una pentola speciale viene posta sul fuoco. Si fa cuocere il piatto mettendovi vegetali, frutti di mare e carne. Questi ingredienti vengono fatti bollire nel loro sugo.

Siccome questo era un piatto che richiedeva molti ingredienti, oltre al tempo richiesto per i preparativi, in passato solo i re e i nobili coreani potevano permettersi di gustarlo. Per la sua preparazione si usano fino a 25 componenti diversi: carne, cetrioli di mare, funghi, uova, vegetali, noci e pinoli.

Cibo di strada

Così come in tutto l’estremo oriente,le bancarelle che offrono cibo per strada sono numerose e con grande varietà di preparazioni e piatti diversi. Gli occidentali apprezzano in particolare i topokki, hotteok, pane con l’uovo ed Il bindaetteok, tipica frittella coreana di fagioli mungo. A somiglianza di altre frittelle coreane, si prepara una pastella che poi si frigge in una padella. Il mercato Gwangjang è uno dei posti migliori a Seul per gustare questa specialità, perché vi sono molte bancarelle dedicate a questa golosità. A volte la coda dei clienti in attesa è molto lunga e si può dover aspettare parecchio tempo semplicemente per comprare una frittella da portar via.

Bevande

Una delle bevande più diffuse è il soju,la bevanda alcolica più diffusa, ricavata dalle fermentazione di riso, orzo, frumento, ma anche tapioca e batata, si ottiene una gradazione alcolica intorno ai 20°. Vini a base di riso, birre locali molto buone, infusi al ginseng e moltissimi tipi di tè.

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